Ieri parecchi atleti del nostro meraviglioso gruppo podistico hanno partecipato alla famosissima maratona di Venezia, chi nella 10k e chi nella distanza regina.
Dopo qualche mese di preparazione iniziata con le calde temperature estive e finite con un autunno troppo rovente per pensare di poter dare il meglio ad una gara, arriviamo al fatidico giorno con delle previsioni a dir poco preoccupanti. Infatti il vento contro a quasi 50km/h la forte pioggia e l’acqua alta avrebbero veramente messo alla prova i nostri fisici, le nostre teste e i nostri cuori. Ma nonostante tutto ci si organizza col solito sorriso entusiasmo e concentrazione ritrovandosi in griglia con addirittura un timido sole che faceva ben sperare per almeno buona parte della gara. Inno nazionale, start e via…partiti….adrenalina, concentrazione e occhio ai tempi del ritmo gara e perche’ no…godersi il pubblico,il tifo,il paesaggio, che in queste zone per noi ben conosciute e’ sempre affascinante.
Passano i km inesorabili, e si passano i primi ristori sorseggiando ovviamente solo acqua e procedendo almeno verso la meta’ gara senza perdere un secondo rispetto alle previsioni. Finalmente a poco piu del 18esimo km dei supporters compagni di squadra ad incitare a strapparti un sorriso,a darti quel gel naturale che ti fa subito calare la media al km quasi misteriosamente, ma dopo un po ti ritrovi solo di nuovo, solo quasi al 30 km dopo aver superato mestre e un ponte ed un cavalcavia insidioso, solo consapevole che la tua maratona stava iniziando proprio li’, proprio in quel ponte della liberta’ tanto temuto ma da me molto rispettato. Proprio li’ un mio amico ha fatto consapevolmente una cosa per la quale gli saro’ grato per molto tempo, l’ha corso al mio fianco, controvento e tenendomi su di morale.
Avro’ superato piu’ di un centinaio di runners in balia del forte scirocco che imperversava tentando di sbriciolare le ultime energie, le energie di tanti, ma non le mie, io avevo un obiettivo ed altri amici che non vedevo l’ora di vedere al traguardo, persone che erano venute a Venezia per vedermi arrivare degnamente, persone speciali, perciò le motivazioni non mancavano ed ho proseguito cosi’ convinto di poter rimanere sotto le 4 ore.
Ma poi la sorpresona degli ultimi km, a Venezia c’ era l’acqua alta, e che acqua,percio ci siamo dovuti accontentare di abbassare il ritmo e perdere minuti preziosi che non mi hanno fatto raggiungere l’obiettivo,ma raccontero’ per molti anni di questa gara finita a Venezia con 30 cm d’acqua, ma e tra il calore super dei miei compagni di squadra e amici che mi hanno aspettato per piu’ di 4 ore nonostante il tempo.
GRAZIE DI CUORE avanse’ da bevare. Portata a casa un’altra dura medaglia.