E’ il personaggio più atteso della nona edizione della Maratona S.Antonio. Alex Zanardi domenica sarà alla partenza di Vedelago per gareggiare con l’handbike, alla guida della sua «Lupella». La sua carriera di pilota, riassunta per sommi capi, registra 41 presenze nei Gran Premi di Formula 1, la vittoria nella Champ Car del 1997 e del 1998 e quella del Campionato Italiano di Superturismo nel 2005. Ma registra anche il terribile incidente che, il 15 settembre 2001, sul circuito EuroSpeedway di Lausitzring, vicino Brandeburgo, gli ha causato l’istantanea amputazione di entrambi gli arti inferiori al di sopra del ginocchio. Nonostante il grave handicap fisico, dopo una lunghissima riabilitazione, Zanardi tornò a camminare grazie all’uso di apposite protesi, e quindi decise di ritornare anche alla guida di vetture da corsa, avvenuta nel 2003, con la partecipazione all’ultimo round del Campionato Europeo Turismo a Monza come guida ufficiale Bmw. La passione per la maratona è invece più recente, tanto che lui stesso, candidamente, ammette: «Sino a due settimane prima di correre a New York 2007, non sapevo cosa fosse una handbike». Pur essendo alla prima esperienza in una gara del genere, nella Grande Mela Zanardi ha colto un sorprendente quarto posto. E a Padova vuole migliorarsi ancora.