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Foto : da sinistra Andrea, Renzo, Aldo, Daniel, Marino, Mario

VENI-VIDI-VICI

di Renzo

Forse già il grande Cesare sapeva che un giorno un gruppo di cavallimarini sarebbe giunto a Roma con l’intenzione di conquistarla. Infatti io ed i miei fedeli “compagni di merende” (sarebbe più corretto dire compagni di duri allenamenti), siamo partiti alla volta della capitale con l’intenzione di farci valere. Tristi per il forfait di Federico, che non aveva ancora recuperato dai postumi dell’influenza, ci siamo riproposti di competere anche per lui. E così, carichi a mille, ci siamo ritrovati domenica in una calda mattinata primaverile (il termometro segnava 15°), pronti ognuno a provare il proprio PB in quello che molti definiscono uno dei percorsi più scorrevoli tra le mezze maratone italiane. Dopo l’imbocca al lupo di rito, ci siamo divisi tra le gabbie assegnateci.

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Foto : Varie  Roma – Ostia

Nell’attesa dello start l’unica cosa che avevamo in testa era raccogliere il frutto del duro lavoro fatto negli allenamenti. Pronti partenza via: la discesa invogliava un po’ tutti a partire come i top-runner là davanti. Per quanto mi riguarda, ho notato che rispetto ad altre gare i km mi passavano molto più velocemente, e riuscivo a tenere un ritmo alto con minor fatica. Dopo un anello di circa 4km abbiamo preso la direzione del mare: il percorso diventava un unico e lunghissimo rettilineo alberato dove si poteva vedere (o forse immaginare) alla fine il traguardo. Nella mente le parole del mio “maestro” Salvatore, che con l’ultima dritta datami, mi esortava ad osare senza risparmiarmi. Detto fatto. Così come i km, anche il tempo scorreva più veloce del solito. Per strada incontro e supero Aldo, notando subito che qualcosa non andava nella sua corsa (ed infatti si ritroverà al lunedì mattina con la febbre alta). Passare Aldo( non me ne voglia) è un po’ come prendere una bustina di carboidrati: ti ridà un’energia extra. Finalmente giungiamo ad una curva ( la prima dopo 17km di rettilineo) e scorgo l’arco dell’ arrivo. Appena intravedo l’orologio e noto che segna poco più di 1h e 19 min, dentro mi si accende un qualcosa che non so descrivere: corro in apnea gli ultimi 200mt come fosse una ripetuta (il gps me li dà a 3.28) per rosicchiare quanti più secondi posso ad un personale che credo non ritoccherò tanto facilmente.

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Passo sotto il traguardo quando il timer segna 1.19.34 , un tempo che onestamente non osavo sperare prima della partenza. Mai avrei pensato di poter realizzare il mio sogno di scendere sotto l’1.20 sulla soglia dei 50 anni. Nel giro di un quarto d’ora arriviamo tutti, chi felice come Andrea e Mario che migliorano ulteriormente i loro PB , chi magari un po’ deluso come Daniel che avrebbe chiuso con un ottimo crono (al 15° viaggiava a 4.13 di media con un 1.28 alla portata) ma che ha dovuto arrendersi a qualche problemino nel finale.

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I Tempi Finali :

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TEMPI

Sito della Gara :

http://www.romaostia.it/

Sito con la Classifica Finale :

http://www.tds-live.com/ns/index.jsp